biche col tonno
Come ogni paese che si rispetti, anche
il mio nel cuore della tuscia ha le sue ricette tipiche locali, una
di queste sono le biche col tonno, (pasta comunemente chiamata pici)
preparazione che chiudendo gli occhi vedo fare a mente da tutte le
donne di casa mia.
Ho ricordo di mia nonna Genuina, che
seduta sulla sua sedia nel cortile interno di casa sua, tirava a mano
un impasto di 1kg senza mai fermarsi e soprattutto tirando tutta la
pasta in un sol colpo, ero ammaliata nel vedere questa palla di pasta
che lentamente sotto le mani forti ma gentili di mia nonna si
plasmava fino a diventare rotonda sottile e precisa. Credetemi è
cosa assai difficile!
Dell’altra nonna, Dina, che nelle
occasioni speciali si svegliava di buon’ora preparava il suo
impasto, e dopo l’immancabile messa della Domenica preparava le
biche per la famiglia.
Ma non mi voglio dilungare, andiamo per
ordine,
impasto delle biche (pici) per 4
persone :
400 gr di farina tipo 00,
200 ml scarsi di acqua ,
Un pizzico di sale,
Fate una fontana e a filo incorporate
l’acqua come potervelo spiegare? fino a che la chiede diceva mia
nonna “io nun te sò dì quanta ce và, ce và quanta ne vò” (io
non ti so dire quanta ci vuole d’acqua ci vuole quanta ne prende).
La pasta non deve essere morbida, al tatto deve essere soda e bella
dura. Fatela riposare per 15 minuti, e a questo punto tiratela a
matterello ½ cm o meglio con la macchinetta della pasta a 2. Con la
rondella fatela a striscioline e poi con i palmi leggermente
schiacciandola rendetela tonda (si ci vuole tanto tempo!!).
Per il sugo
1 vasetto di tonno da 250gr,
Olio, sale, peperoncino,
2 alici,
1 bottiglia di pomodoro passato,
prezzemolo tritato.
Preparate in un tegame il soffritto di
aglio olio e peperoncino. appena prende a soffriggere aggiungere le
alice e lasciatele disfare a quel punto unite metà vasetto di tonno
sgocciolato, lasciatevi il resto per la fine se vi ci piace (a me si)
sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, a questo punto appena
assorbito il vino mettete il pomodoro. Coprite il tegame abbassate il
più possibile la fiamma e fatelo cuocere per un’oretta girandolo
spesso.
A fine cottura unite il tonno rimasto.
Nel frattempo mettete a bollire
abbondante acqua, non mettete l’olio vi prego o il sugo faticherà
ad attaccarsi alla pasta poi!versate le biche e girateli con un
mestolo di legno … ma non con il cucchiaio . col manico! Farà in
modo che la pasta non si comprima e che non si attacchi.
Una volta venuti a galla contate 2
minuti al massimo e scolateli nel tegame girateli nel sugo con vigore
aggiungete il prezzemolo ed ecco qua!
Spero vi piacerà questa ricettina, io
ci ho conquistato Luca al primo appuntamento!
Stay tuned!!!!
Un mio compaesano ha scritto questa poesia in ischiano
dedicata alle biche ..grazie Enrico Romanelli:
LE BICHE
Serve farina e acqua de fontana
pe' fa' le biche a la magnera ischiana!
Quanno hae fatto l'impasto quanto serve,
sbica, sbica e 'n te fa' veni' le nerve.
Ce vonno donne pratiche e sicure
se nun se vonno fa' brutte figure.
Ce vo' pazzienza a stuscina' le mano
e viengheno le biche piano piano,
Le biche se se roppeno è 'n casino:
'l bico è bello quanno è lungo e fino.
Ce vo' tanto lavoro, 'n ce so' sante
quanno magne le biche le voe tante.
E nun da' retta mae a le furistiere
che fanno sughe de cento magnere:
le megghio biche che ce so' 'ndel monno
so' quelle d'Ischia col sugo de tonno!
Serve farina e acqua de fontana
pe' fa' le biche a la magnera ischiana!
Quanno hae fatto l'impasto quanto serve,
sbica, sbica e 'n te fa' veni' le nerve.
Ce vonno donne pratiche e sicure
se nun se vonno fa' brutte figure.
Ce vo' pazzienza a stuscina' le mano
e viengheno le biche piano piano,
Le biche se se roppeno è 'n casino:
'l bico è bello quanno è lungo e fino.
Ce vo' tanto lavoro, 'n ce so' sante
quanno magne le biche le voe tante.
E nun da' retta mae a le furistiere
che fanno sughe de cento magnere:
le megghio biche che ce so' 'ndel monno
so' quelle d'Ischia col sugo de tonno!
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